Caab. Il Cardinale incontra i lavoratori: “è l’ultimo esame prima di ricevere la cittadinanza onoraria!”. Marcatili: “con Zuppi, qui un’alleanza tra etica e lavoro”
Il Cardinal Zuppi ha fatto visita ai lavoratori del Caab, ricevuto dal Presidente Marcatili, dalle Consigliere Grandi e Maldina, dai direttori Bonfiglioli e Caccioni, da tutti gli operatori del mercato, dal Gruppo Cristiano di Suor Matilde e dal Parroco del Pilastro Don Marco Grossi. Tra i bancali di prodotti agricoli in arrivo e in partenza, si è parlato di etica del lavoro e di filiere trasparenti e garantite. Marcatili ha colto l’occasione per annunciare un Protocollo di sito che miri a garantire “cibo giusto, non soltanto buono. Obiettivo: certificare la filiera”.
Alle 5.45 di stamattina, il Cardinal Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna, ha varcato i cancelli del Caab per fare visita alle tante persone che tra mezzanotte e le 8 di mattina lavorano al mercato notturno tra i banchi della frutta e della verdura. “Il mercato notturno si sostiene grazie all’attività di oltre mille persone, che lavorano qui ogni notte per rifornire i dettaglianti e per permettere ai prodotti locali di raggiungere il Paese e l’Europa” ha spiegato Marco Marcatili, presidente del Caab. “Abbiamo atteso con gioia la visita del Cardinale – ha continuato – l’abbiamo accolta come un segno di vicinanza e di riconoscimento del Caab come luogo di vita vera e di salvaguardia di occasioni di lavoro. Una forma di attenzione da parte di un rappresentante della Chiesa che a Bologna fin dall’inizio si è dimostrato interessato ai temi del lavoro, tanto da divenire un punto di riferimento per tutta la città”. Entusiastica è stata l’accoglienza da parte dei lavoratori delle aziende operanti al Caab, che si sono intrattenuti con il Cardinale a cui hanno avuto occasione di raccontare la propria esperienza lavorativa e di far assaggiare le produzioni locali.
“Basta camminare per le vie della città per rendersi conto che troppo spesso, per troppe persone la notte diventa luogo di invisibilità ed emarginazione, l’attività del Caab è occasione per riscattare la notte, per illuminarla attraverso la dignità del lavoro, l’opportunità di operare per la comunità e di essere comunità, vincendo il rischio dell’isolamento”. “Per questo – ha proseguito il Cardinale – abbiamo il dovere di preservare questo luogo, di conferirgli il valore che merita. Del Caab è necessario avere cura perché genera occupazione e sostiene l’agricoltura locale”.
La visita del Cardinale ha mostrato un volto del Caab solitamente non visibile: tanti i lavoratori accorsi a mostrare croci e rosari al Cardinale, per prendere una benedizione e scambiare gli auguri di buon Natale.
Non sono mancati i riferimenti al fatto che in giornata il Cardinale riceverà la cittadinanza onoraria da parte del Comune di Bologna: “la visita al Caab è l’ultimo esame da sostenere per diventare bolognese” ha scherzato Zuppi, sottolineando il forte rapporto identitario del Centro agro alimentare con la città.
“Il Caab è un valore per Bologna e la presenza del Cardinale ci permette di sottolineare questa dimensione, ancora non ben conosciuta” ha affermato Marcatili, facendo riferimento ai dati che denunciano una consapevolezza molto parziale quanto al Centro agro alimentare bolognese. “Solo il 40% dei bolognesi conosce il Caab e pochi sono informati della qualità dei prodotti che intermediamo. L’obiettivo strategico è avvicinarci alla città, intesa in senso metropolitano, l’attenzione del Cardinale apre ad una maggiore prossimità, è un’occasione che intendiamo sfruttare per raggiungere meglio Bologna. Vogliamo rilanciare l’ortomercato, aprendolo ai cittadini, e sbarcare in città, attraverso i mercati rionali” ha sottolineato il Presidente. “Già oggi Bologna si nutre della frutta e della verdura che provengono da qui, bisogna che il Caab entri nei cuori dei bolognesi, non solo negli stomaci” ha ironizzato il Cardinale.
Sul tema del lavoro che il Presidente si è soffermato per annunciare alcune linee del piano strategico 2023-2025, che sarà presentato a breve: “stiamo lavorando ad un Protocollo di sito che guardi alla trasparenza delle filiere che arrivano al Caab e che dal Caab si diramano. Dall’agricoltura alla logistica, vorremmo strutturare regole e procedure che possano garantire la qualità non solo del prodotto, ma anche del lavoro da cui quel prodotto deriva, aumentando così l’impegno per promuovere forme sostenibili di produzione e di commercio” spiega Marcatili. “Il prodotto agricolo – continua – deve essere non soltanto buono, ma anche giusto: rispettare il lavoro e l’ambiente. Stiamo lavorando per poter garantire tutto questo ai nostri acquirenti e al consumatore. A Bologna e al Caab ci sono le premesse per divenire un ‘laboratorio della responsabilità alimentare e del lavoro’. La visita del Cardinale Zuppi è l’occasione giusta per prendere un impegno su questi temi” ha garantito Marcatili.